Sesso: in Italia un abbigliamento succinto "giustifica" violenza E-mail
Scritto da Valentina Arcovio   
Martedì 24 Maggio 2011 11:39

Il pregiudizio maschile secondo cui le donne vestite in modo sensuale provochino la violenza sessuale e' piu' diffuso di quanto si poteva immaginare in Italia. E, anche se potra' stupire, e' piuttosto radicato anche tra le donne. Almeno questo e' quanto emerso da una ricerca condotta dall'Associazione Italiana per la Ricerca in Sessuologia (AIRS), diretta da Franco Avenia.
Dai risultati e' infatti emerso che mediamente il 40,6 per cento degli uomini italiani ritengono che se le donne fossero meno libere e ambigue sessualmente e vestite in modo meno provocante la violenza sessuale nei loro confronti diminuirebbe, pregiudizio condiviso mediamente dal 30,6 per cento delle donne, con picchi fino al 37.2 per cento.
''Se dunque il dato e' inquietante – ha affermato il presidente dell'AIRS - per quanto riguarda gli uomini che, in base a detto pregiudizio, potrebbero equivocare e vedendo una donna vestita in modo succinto e/o sensuale immaginare una disponibilita' sessuale che non esiste e che puo' sfociare in violenza per un rifiuto inaspettato; e' altrettanto inquietante sapere che le donne, in buona parte, condividano il preconcetto, poiche' da una parte le costringe per paura a non essere libere d'esprimere i propri gusti e la propria femminilita' e, dall'altra, provoca un rinforzo culturale, facendo da sponda, anziche' opporsi, alla prospettiva maschile''.

 












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