Donne vivono di più, ma non sempre meglio E-mail
Scritto da Cristian Fuschetto   
Lunedì 29 Agosto 2011 11:13

Le donne vivono si' piu' a lungo degli uomini, ma non sempre meglio. Da una analisi recentemente pubblicata su Lancet emerge che le donne europee vivono piu' degli uomini in virtu' di vantaggi sia biologici sia comportamentali, ma emerge pure che non necessariamente esse conducono una vita sana. Anzi, a causa dell'aumento del consumo di tabacco e di alcol, il divario di genere e' in diminuzione.
Nell'Unione Europea, il numero totale di morti tra uomini e donne e' piu' o meno simile (nel 2009: 2 416 786 uomini e 2 418 048 donne), cosi' come sono simili i trend, ma le donne muoiono piu' degli uomini e un interessante modo per valutarne la differenza e' l’aspettativa di vita.
Nel 2008 l'aspettativa di vita media tra i Paesi dell'Unione Europea era di 82,4 anni nelle donne e 76,4 anni negli uomini, un divario di 6 anni. Tra i diversi Paesi sono state riscontrate marcate differenze, con un'aspettativa di vita alla nascita che va dai di 77,0 anni in Bulgaria agli 84,8 in Francia, e negli uomini dai 66,3 anni in Lituania agli 80,0 in Islanda. Un divario di genere relativo all’aspettativa di vita era riscontrabile in ciascuno dei 27 paesi, sempre a favore delle donne, con un minimo di 3,3 anni in Islanda e un massimo di 11,3 anni in Lituania.
Considerando ''anni di vita sani alla nascita'' di genere, cioe' il numero di anni che una persona alla nascita e' ancora in attesa di vivere in una condizione di buona salute, la percentuale media e' di 85 per cento di anni in buona salute gli uomini e 80 per cento nelle donne. La differenza tra la speranza di vita e anni di vita sani alla nascita si chiama ''Aspettativa di vita con disabilita'''. In proporzione, l'''Aspettativa di vita con disabilita''' e' quindi peggiore nelle donne, ma in termini assoluti, la vita rimane comunque piu' lunga rispetto agli uomini.
In genere, i fattori principali per discriminare il divario di genere nell'aspettativa di vita sono rappresentati dal tabacco e dall'alcol. In uno studio pubblicato di recente su Tobacco Control, le morti per fumo rappresentano circa il 40-60 per cento del divario di genere in tutte le cause di mortalita', mentre i tassi di mortalita' correlati all'alcol rappresentano tipicamente il 20-30 per cento del divario di genere in Europa Orientale e del 10-20 per cento nel resto d'Europa. Ebbene, poiche' sono sempre piu' numerose le donne che fumano, il divario di genere registra una costante diminuzione. ''Il che – fa notare Vannuzzo nel corso dell'ESC Congress 2011 –  e' particolarmente rilevante proprio in Italia''.

 












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