Nucleare/Usa: Cia, centrali non pronte ad attacchi terroristici |
Gli Usa non sono preparati ad un eventuale attacco terroristico alle proprie centrali nucleari. Lo afferma alla Cnn Charles faddis, un ex ufficiale della Cia, che ha investigato le misure di sicurezza degli impianti per conto del dipartimento per la sicurezza interna. Faddis ha raccolto le sue deduzioni in un libro appena pubblicato, e il primo problemariscontrato riguarda la scarsità di personale addetto alla sicurezza delle centrali. Dopo l'11 settembre la Nuclear Regulatory Commission (NRC) ha aumentato a 20 il numero medio di guardie private per turno dalle 5 precedenti, ma secondo l'esperto questo numero è ancora troppo basso per impianti che occupano un territorio così grande. "Queste guardie sono per lo più sottopagate - scrive ancora Faddis - inoltre fanno addestramento con le armi solo due o tre volte all'anno, e solo in qualche caso hanno esperienze precedenti di combattimento. La maggior parte viene reclutata con inserzioni sui giornali e fanno un corso di una settimana prima di iniziare il lavoro. Il risultato è che in caso di attacco sofisticato le speranze di respingerlo sono al massimo il 50 per cento". |
Nucleare/Usa: Cia, centrali non pronte ad attacchi terroristici